Tags

venerdì 24 aprile 2015

Suggerimenti per la redazione dell'ebook finale. La storia

Ho risposto pochi istanti fa ad una mail di una vostra collega che mi chiedeva delucidazioni sulla redazione dell'ebook finale. 
Non vi riporto la sua mail ma la mia risposta, perchè credo che vi possa essere utile. 

Ciao Grazia,
l’idea dell’ebook sul festival delle musiche elettroniche può essere un ottimo spunto. 
Vediamo come.
L’obiettivo del corso è fare un ebook.
Un ebook è come un book, racconta una storia. 
Non c’è una cosa promozionale e una cosa narrativa, nel mondo esiste solo una cosa, la narrazione. La promozione si fa solo se si racconta bene la storia. 
Quando vendevo vino raccontavo storie. Non è possibile vendere vino, automobili o musica senza raccontare storie.
Qualunque cosa tu voglia fare, è una storia.
Compreso questo, la domanda si sposta: ma se è una storia, non è meglio immaginarsene una davvero appassionante?
Quindi puoi raccontare il Festival coi tuoi occhi, con quelli di un personaggio, con quelli di un musicista; un festival è sempre un viaggio, i musicisti hanno viaggiato, gli spettatori hanno viaggiato per arrivare lì, chi per un chilometro (molto difficile) chi per 100 chilometri (molto facile). Puoi fare un thriller con lo sfondo del festival, oppure una storia d’amore, oppure puoi raccontare la storia soggettiva di un clarinetto o di un piatto da DJ che arriva a Palermo.
Per esempio:
“Poi Helmut mi tirò fuori dalla custodia e mi attaccò alla rete elettrica di quella strana città, un brivido percorse i diodi. A parte il fatto che la corrente andava tra 215 e 229 volts a scatti di 5 millisecondi, l’umidità era tale che la cinghia del motore si mollò, e il piatto slittò. Helmut alzò le sopracciglia, l’ho visto, ma assestai subito la molla del tirante e il piatto partì, sicuro come se fosse stato a Berlino. 
Uff! 
E poi arrivò la brezza della sera, con quei profumi strani, di carni diverse, così unte, di grasso puro, e così agri, di limone spremuto. Pregai che Helmut non mangiasse quella roba, poteva rovinare la gomma del piatto."
O qualcosa del genere.
Quindi immaginati quello che vuoi, ma racconta una bella storia per far appassionare chi la leggerà.

Fammi sapere,
e nel frattempo, col tuo permesso, mi pubblico questa risposta. E’ troppo forte!
:)


Nessun commento:

Posta un commento